L’
Italicum, l’approvazione della nuova
legge elettorale è un grande banco di prova per il
governo Renzi che è chiamato a rispondere con i fatti alle riforme sbandierate in questi mesi. D’altronde l’approvazione della nuova
legge elettorale sta incontrando un iter particolarmente complicato in quanto i dissensi non provengono soltanto dall’opposizione ma anche da elementi interni allo stesso Pd, tanto che Renzi ha posto la questione della fiducia sulla
legge elettorale, il che ha inasprito le reazioni da parte dell’opposizioni e ha scatenato un putiferio all’interno dello stesso Partto democratico. Il voto finale per l’approvazione della
legge elettorale è in programma luned’ 4 maggio. A parlarne è il mInistro per le
Riforme Maria Elena Boschi, che così ha dichiarato: “
Dobbiamo essere fiduciosi visto come sono andati i voti nei giorni scorsi, ma comunque cauti“. Ed ancora la Boschi ha detto che se lunedì dovesse essere approvata la nuova legge elettorale: “
un passaggio fondamentale non solo perché finalmente avremo una legge elettorale che funziona e che mette definitivamente in un cassetto il Porcellum ma perché dimostreremo ai cittadini di essere anche in grado di mantenere gli impegni e forse di ricostruire quel rapporto di fiducia indispensabile tra politici e cittadini“. Riguardo poi all’intenzione da parte di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle di racogliere firme per un referendum abrogativo nel caso in cui la legge elettorale venga approvata, la Boschi non si lascia intimorire: “
È una sfida che non ci spaventa“.
Lunedì mattina si conoscerà anche la strategia da parte dei gruppi di opposizione per quanto riguarda il voto, l’unica cosa che si sa con certezza è che i 38 dissidenti non voteranno sì, poi sulle concrete manifestazioni del loro dissenso (voitando no, astenendosi o uscendo dall’aula) si consulteranno lunedì.