La selfie-mania ha percorso diverse epoche durante le quali ha più volte cambiato pelle e sperimentato nuove soluzioni. Gli amanti dell’autoscatto si sono sbizzarriti nelle mode: dagli scatti con gli animali, agli scatti pericolosi, fino agli scatti di gruppi molto numerosi. L’ultima frontiera dell’autoscatto è il “selfie-arm”, ideato da Aric Snee e Justin Crowe, artisti canadesi che si divertono a realizzare creazioni che connettono l’uomo con la tecnologia. Il “selfie-arm” altro non è che un finto braccio immortalato nel selfie, facendo sembrare che la fotografa o anche il fotografo di turno sia in compagnia. Da tempo sono in commercio quelle lunghe aste che permettono, tenendo da un lato il telefonino, di effettuare autoscatti anche da una certa distanza. I due inventori canadesi hanno sostituito l’asta con cui si mantiene con un finto braccio umano.
Si potrebbe dire l’invenzione perfetta per le donne single, che in attesa di trovare il principe azzurro possono “consolarsi” scattando foto in compagnia di una fidanzato immaginario per sentirsi meno sole. L’idea era venuta a Justin quasi per caso, ma quando ha deciso di realizzarla ha avuto subito un grande riscontro mediatico. Sul sito di Justin Crowe è possibile conoscere qualcosa in più su questa bizzarra mania e sulla sua creatrice.
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