Ieri contro il Messico nella seconda gara in questo Mondiale la squadra allenata da Scolari non è riuscita ad andare oltre lo zero zero. Indubbiamente il merito va anche al Messico, che ottimamene schierato in campo, ha evidenziato i limiti di questo Brasile. Soltanto Neymar, l’unico fuoriclasse puro in questa formazione, tenta di caricarsi sulle spalle la squadra da solo. Il Messico invece nonostante i verdeoro tentassero di schiacciarli sulla trequarti, riuscivano sempre a rialzare il baricentro e a creare anche qualche occasione per andare in vantaggio. Il merito di qusto pareggio va senza dubbio riconosciuto a Ochoa, il portiere messicano, che si è rivelato un muro infrangibile e inespugnabile per la Selecao.
I messicani sfiorano il vantaggio al 25′ con una conclusione di Herrera e con un tiro di Vasquez che sfiora il palo. Il Brasile nel primo tempo replica con Neymar che di testa batte a colpo sicuro ma Ochoa con un balzo felino gli nega la gioia del gol e con Paulinho che incredibilmente calcia addosso ad Ochoa da distanza ravvicinata. Nella ripresa nonostante Scolari provi a mescolare un po’ le carte, inserendo Bernard al posto di Ramires, è ancora il Messico ad avere una buona patenza e a andare vicino al gol con le conclusioni ancora una volta di Vasquez ed Herrera. Il portiere messicano viene severamente impegnato da Neymar a distanza ravvicinata, ma il capolavoro lo compie all’87’ quando devia un colpo di testa a Thiago Silva da distanza ravvicinata. Il Messico rimane in palla fino all’ulltimo e nel finale sfiora il colpaccio con Guardado e Jimenez, ma sarebbe stato francamente troppo.
Il Brasile con questo pareggio non solo non ipoteca il primo posto ma non è neanche sicuro della qualificazione nel proprio girone.