E’ senz’altro un iter travagliato quello della riforma elettorale, di cui si sta discutendo in questi giorni alla Camera dei Deputati, considerando le crtiche da parte dei partiti dell’opposizione ma soprattutto le divisioni interne allo stesso Pd. In particolare è Matteo Renzi a sottolineare l’importanza di questa riforma della legge elettorale con una lettera inviata ai circoli del Pd: “Nel voto di queste ore c’è in ballo la legge elettorale, certo. Ma anche e soprattutto la dignità del nostro partito. La prima regola della democrazia è rispettare, tutti insieme, la regola del consenso interno. Quando ho perso le primarie, ho riconosciuto che la linea politica doveva darla chi aveva vinto. Adesso non sto chiedendo semplicemente lealtà; sto chiedendo rispetto per una intera comunità che si è espressa più volte su questo argomento, a tutti i livelli. Perché questa legge elettorale l’abbiamo cambiata tre volte per ascoltare tutti, per ascoltarci tutti. Ma a un certo punto bisogna decidere”. Per Renzi queste divisioni interne al partito per l’approvazione della riforma elettorale frustrano l’attesa di cambiamento da parte dei cittadini, cambiamento che rappresentato proprio dal Pd. D’altronde prima che si arrivasse alla fase finale di approvazione della nuova legge elettorale, se ne è discusso per ben 14 mesi. Per ben tre volte, sottolinea Renzi, è stata modificata per dare ascolto a tutti, ma adesso è arrivato il tempo di decidere. In particolare il premier in questa lettera che ha scritto a tutti i circoli del Pd è perfettamente consapevole come ne vada anche della credibilità del governo stesso: “Se questa legge elettorale non passa è l’idea stessa di Partito Democratico come motore del cambiamento dell’Italia che viene meno. Nel voto di queste ore c’è in ballo la legge elettorale, certo. Ma anche e soprattutto la dignità del nostro partito“. Ed è proprio per non tradire la fiducia degli italiani che la riforma elettorale, ma non solo questa, deve essere approvata: “Gli italiani ci hanno dato credito. Eravamo al 25% nel 2013, siamo passati al 41% nel 2014. In un anno abbiamo aumentato in modo incredibile il consenso”
Insomma per il governo Renzi è arrivato il momento di misurarsi con i fatti concreti, a partire dall’approvazione della nuova legge elettorale.
[…] in una intervista rilasciata in questi giorni Enrico Letta l’ha criticato riguardo alla legge elettorale perché gli ha ricordato il comportamento che tenne Silvio Berlusconi all’epoca del […]
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