L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), elaborando alcuni dati, ha potuto constatare che la mancanza di esercizio fisico può essere una delle principali cause della mortalità, in quanto può provocare diabete, tumori e malattie cardiovascolari. I ricercatori dell’Academy of Medical Royal Colleges definiscono la pigrizia come la sindrome della morte da sedentarietà. La Federazione Medico Sportiva Italiana invece ritiene che la pigrizia sia una vera e propria patologia. In Italia siamo messi piuttosto male, sono circa 24 milioni gli italiani che soffrono di sindrome da pigrizia. Il nostro paese è tra i 20 più sedentari al mondo. L’Oms ritiene che l’ideale sarebbero 150 minuti di allenamento a settimana, ma non tutte le persone possono dedicare 2 ore e mezza al giorno per tenersi in forma, o per pigrizia appunto o per mancanza di tempo. Sarebbe opportuno però dedicare un’oretta al giorno di sport, o quantomeno 3-4 ore in settimana.
Gianfranco Beltrami, docente del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Parma e membro del consiglio direttivo della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), detta la sua ricetta per le persone pigre o con i minuti contati: “Non va bene puntare solo su un’attività aerobica e ad esempio dedicarsi soltanto alla corsa: vanno sempre associati esercizi anaerobici di potenziamento e lo stretching, perché per essere davvero in salute contano anche forza muscolare, flessibilità, equilibrio. Inoltre, la dose di movimento cambia man mano che passano i mesi, perché con l’allenamento si fanno progressi e l’intensità degli sforzi può crescere”.
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