Massimo Bossetti accusato di aver ucciso Yara Gambirasio, lunedì 27 aprile verrà ascoltato in aula per la prima udienza di questo processo che si svolgerà a Bergamo. Il tribunale sarà praticamente blindato, infatti sono state studiate delle misure di sicurezza per evitare che l’aula in cui si svolgerà il processo, venga presa d’assalto da cronisti e operatori tv. Il giudice per l’udienza preliminare potrebbe decidere di rinviare a giudizio Massimo Bossetti per omicidio aggravato della tredicenne di Brembate, oltre che per calunnia in quanto Bossetti aveva indicato un suo collega quale possibile omicida. Non si esclude che il carpentiere di Mapello si limiti a ribadire la sua innocenza in quanto fino a questo momento si è sempre professato tale. In considerazione di queste speciali misure di sicurezza, Bossetti sarà fatto entrare con un furgone blindato da un garage e poi verrà fatto salire in ascensore. Yara Gambirasio scompare da Brembate Sopra nel tardo pomeriggio del 26 novembre 2010.
La ragazza si allontana da sola dal Centro Sportivo dove frequentava un corso di ginnastica ritmica. La sua casa dista appena 700 metri dalla paletra dove svolge gli allenamenti, ma purtroppo la piccola Yara non vi farà più ritorno. Alle 18:47 il suo cellulare viene agganciato dalla cella di Mapello, dove vi è anche il cantiere in cui lavora Bossetti, dopodiché si perde ogni segnale. Yara sarà ritrovata cadavere il 26 febbraio del 2011 in un campo aperto a Chignolo d’Isola, a circa 10 chilometri da Brembate Sopra.
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