Grande paura in Cile, dove dopo 43 anni di lungo silenzio si è pericolosamente svegliato il vulcano Calbuco, situato ad un migliaio di chilometri a Sud della città di Santiago del Cile. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo “El Pais”, le autorità cilene come misura di sicurezza hanno evacuato ben 70mila persone che abitavano nel raggio di 20 chilometri dal vulcano. Una prima eruzione si è verificata alle 17:50 ore locali, e ce n’è stata una seconda dopo poco tempo. E’ stata immediatamente dichiarata l’allerta rossa per tutta la zona circostante il vulcano Calbuco, e cioè un alto rischio per tutta la popolazione che viveva nelle zone limitrofe. Le persone evacuate sono circa 1.500, e per far fronte all’improvvisa emergenza per loro sono stati messi a disposizione diversi alberghi. Era quasi mezzo secolo che il vulcano Calbuco dormiva profondamente.
L’ultima eruzione risale infatti al lontano 1972. Dal Sud del Cile e in alcune città dell’Argentina sono visibili il fumo e le ceneri emanate dal vulcano. La stessa Argentina è in allerta, poiché le nubi delle ceneri potrebbero arrivare fin lì. L’eruzione del vulcano Calbuco ha provocato diversi disagi anche per quanto riguarda il traffico aereo. Tutti i voli tra Santiago del Cile e la città di Puerto Montt sono stati sospesi o dirottati.
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