Sta facendo molto discutere negli Stati Uniti la storia di Hercules e Leo, due scimpanzé detenuti presso la Stony Brook University di Lond Island, a New York, ed utilizzati nei laboratori per esperimenti. In seguito alla petizione dell’associazione Nonhuman Rights Project, è arrivata dopo circa due anni la sentenza dei giudici, che di fatto hanno equiparato i due scimpanzé agli esseri umani. La Corte ha riconosciuto che i due primati sono coperti da “habeas corpus”, principio giuridico riconosciuto dal diritto inglese che dà alle persone arrestate la possibilità di contestare la loro detenzione senza un’accusa precisa e specificata. Gli attivisti della Nonhuman Rights Project hanno portato avanti con forza questa battaglia legale, sostenendo l’illegalità della detenzione di Hercules e Leo, che vorrebbero portare in un centro speciale di recupero, dedicato agli animali usati per esperimenti da laboratorio.
Tuttavia la sentenza della Corte ha sì dichiarato che i due primati sono equiparabili ad esseri umani e quindi con gli stessi diritti, ma non ne ha stabilito la liberazione. Una nuova udienza è fissata per il 6 maggio, e sono chiamati a comparire sia i componenti dell’Università che tengono in cattività i due scimpanzé, sia i rappresentanti della Nonhuman Rights Project. Verranno valutate se ci sono le condizioni per la detenzione dei due primati, se così non sarà allora saranno liberati.
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