La
Camera ha approvato la legge che dà il via al cosiddetto
“divorzio breve”. In sostanza sarà possibile ottenere lo scioglimento
del matrimonio dopo soli sei mesi se è consensuale, anche in presenza di figli. Se invece la rottura del matrimonio è di tipo giudiziale i tempi di attesa saranno comunque brevi, un anno. Fino ad ora invece per sancire definitivamente la rottura del matrimonio gli ex coniugi dovevano aspettare almeno tre anni, che potevano anche dilungarsi per colpa delle solite noie burocratiche. Dal momento in cui la coppia si presenta dinanzi al tribunale per la separazione, decorrono i tempi necessari per l’ottenimento del divorzio. Tale procedimento dovrebbe entrare in vigore da luglio, e sarà applicabile anche ai casi di separazione in corso. Inoltre cambia anche la procedura per il fronte patrimoniale: la comunione dei beni potrà essere sciolta nel momento in cui si avvia la causa di separazione.
Una svolta epocale, che sicuramente renderà meno affollati i tribunali che spesso si occupano di cause di divorzi che possono durare anche interi anni. Esultano le coppie che da tempo aspettano di separarsi, mentre storce il naso la Chiesa, che ritiene necessario un periodo piuttosto lungo di riflessione per ritornare sui propri passi. I casi di ripensamento però, secondo le statistiche, hanno riguardato una piccolissima percentuale di coppie separate.
[…] novità in Italia, dove un nuovo vento liberalista sembra spirare. Dopo l’approvazione del divorzio breve potrebbero tra poco tempo essere approvati anche gli accordi prematrimoniali, che dettano le regole […]