Era il 21 aprile 1934 quando il chirurgo Robert Kenneth Wilson immortalò con uno scatto il presunto mostro di Loch Ness, passato alla storia come Nessie. La foto finì sulla prima pagina dello Scottish Daily Record con questo titolo “Misterioso oggetto nel Loch Ness”, e fece il giro del mondo. A distanza di 81 anni Google ha voluto dedicare un doodle animato a questo episodio, con dei piccoli esseri che pedalando rendono animato il mostro di Loch Ness. Ancora oggi si dibatte sull’esistenza di Nessie. Gli scienziati sostengono che innanzitutto il lago di Loch Ness sia troppo basso e troppo piccolo per ospitare un gigante delle dimensioni di Nessie. Inoltre non sono mai state rinvenute tracce o resti della bestia. C’è chi invece crede all’esistenza del mostro. Si tratterebbe di un esemplare di plesiosauro o alasmosauro, che sarebbe miracolosamente sopravvissuto all’estinzione dei dinosauri.
In effetti anche in passato sono girate voci strane che hanno alimentato la leggenda di Nessie. Nel lontano 565 un monaco irlandese raccontò di un abitante delle coste del lago Loch Ness sbranato e dilaniato da una spaventosa bestia. E ancora nel corso dei secoli sono stati numerosi i presunti avvistamenti di Nessie. Loch Ness è diventata un’importante meta turistica per persone che sognano di immortalare Nessie con una foto. E la leggenda continua…
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