Il ministro della cultura Franceschini, ne è convinto e si impegnerà in tal senso. Durante il discorso al XIX convegno del Fai che anche quest’anno ha suggerito percorsi alla politica per salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio artistico, il ministro ha parlato di un progetto molto ambizioso, ma certo non facile a realizzarsi: “Ricostruire l’arena del Colosseo com’è stata fino all’Ottocento è un modo per tutelare il monumento“, e aggiunge, “e lo faremo“. La finalità è di renderlo più accessibile e comprensibile ai visitatori. La copertura, ribadisce poi a margine, “si farà“. Insomma la ricostruzione dell’Arena che duemila anni fa ospitava spettacoli che verrebbero tacciati come cruenti, se non proprio barbari, dalla sensibilità moderna, per Franceschini rappresenterebbe un grande rilancio culturale della capitale che garantirebbe un ottimo ritorno economico. Con l’Arena ricostruita sarebbe possibile infatti dare luogo a “rappresentazioni uniche al mondo, con diritti tv sufficienti per restaurare tutta l’area archeologica centrale“. Prima del ministro, sulla valorizzazione dell’area archeologica, era intervenuto anche il presidente del consiglio superiore dei beni culturali Giuliano Volpe che presiede la commissione paritetica Mibact-Roma Capitale: “Sarebbe visitato soprattutto dai turisti e rischierebbe di diventare un non luogo che espelle i cittadini. L’area archeologica centrale romana, che è la più grande d’Italia e non solo, deve essere un luogo vitale e vivo“. Secondo Volpe oltre alla tutela: “Ci vuole buona comunicazione che fronteggi la cattiva comunicazione, quella del sensazionalismo, dei misteri, della fanta-archeologia. Ci vuole un racconto che renda la complessità senza banalizzare“. Anche nella tutela, ha aggiunto il presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, “bisogna evitare i conservatorismi, servono ricostruzioni, anastilosi, strumenti che aiutino la comprensione e la fruizione”. Ed in questo senso la ricostruzione dell’Arena del colosseo è volta a: “migliorare la comprensione e la fruizione del monumento“.
L’obiettivo per la cui realizzazione secondo l’archeologo, ci vorrà qualche anno è: “quello di ricostruire in maniera corretta, per far capire come si svolgevano i giochi gladiatori“. Il Colosseo noto anche come Amphiteatrum Flavium è da considerarsi il più grande anfiteatro al mondo, nonché il più importante anfiteatro romano, simbolo della nostra identità culturale. A questo link potete approfondire la storia di questo monumento di epoca romana giunto fino ai nostri giorni.
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