La crisi economica ha colpito anche l’Auchan. Il colosso francese, che ha 57 ipermercati in 11 regioni d’Italia, qualche settimana fa ha lasciato intuire che dovrà ricorrere a dei provvedimenti per arginare le perdite degli ultimi mesi. E naturalmente l’ultima ruota del carro in questo caso sono i lavoratori. Gli esperti del settore sostengono che la causa della crisi dell’Auchan sia da attribuire anche ai prezzi dei prodotti, poco competitivi rispetto alle altre catene di supermercato presenti in Italia. L’Auchan potrebbe procedere al taglio del personale con 1.100 licenziamenti, 800 dei quali al Sud poiché risulta la zona maggiormente colpita dalla crisi e dalla recessione. Ma non finirebbe qui. Il gruppo francese infatti sembra intenzionato a chiedere ai dipendenti del Sud ulteriori sacrifici, tra i quali una riduzione dello stipendio, la rinuncia alla copertura di malattie ed infortuni al lavoro e al benefit della carta sconto del 5% riservato ai dipendenti.
Va leggermente meglio ai dipendenti del Nord, ai quali Auchan potrebbe chiedere “solo” il momentaneo congelamento dei loro salari. Alla Camera dei Deputati di Roma ieri si è presentata una delegazione di 50 dipendenti, che ha chiesto un intervento dei politici. Le sigle sindacali sono pronte a contrastare le iniziative dell’Auchan, che però non sono state ancora ufficializzate. Tra le ipotesi al vaglio c’è la possibilità di ricorrere ai contratti di solidarietà e all’internalizzazione di alcuni servizi per conto di ditte esterne.
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