Nel settembre del 2014 sette capodogli senza un motivo apparente si spiaggiarono sulle rive della riserva naturale di Punta Aderci, a Vasto. Tre cetacei morirono, mentre gli altri quattro riuscirono a sopravvivere e a riprendere la via del mare grazie al pronto intervento di alcuni volontari. Ma cosa spinse i capodogli a spiaggiarsi? Dopo tanti studi si è finalmente arrivati ad una spiegazione. Lo spiaggiamento dei capodogli fu dovuto al disorientamento del capobranco, una femmina di 40 anni incinta, provocato dallo stress e da un calcolo renale dovuto alla mancanza di cibo. Di conseguenza gli altri cetacei l’hanno seguita fino ad arenarsi sulle spiagge di Vasto. Gli studiosi che hanno effettuato le analisi escludono, almeno per il momento, l’eccessiva esposizione a fonti sonore tra le possibili cause che provocarono lo spiaggiamento dei cetacei.
I capodogli rinvenuti sulle spiagge di Vasto erano deperiti ed affamati, a causa dei fondali eccessivamente bassi dei fondali del mar Adriatico che impedirono agli animali di immergersi in profondità alla ricerca di cibo. Tuttavia ci sono ancora dei punti oscuri. Uno dei sette cetacei presentava il morbillivirus, un’infezione tipica dei capodogli. Si pensò che gli animali potessero essere stati contagiati da questo virus, ma questa ipotesi sembra essere stata scartata dall’equipe che li ha analizzati.
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