Il “Rifugio Italia”, un canile aperto nel 2014 a Kiev dal fotografo italiano animalista Andrea Cisternino, è andato bruciato in un incendio doloso. Purtroppo 75 cani sono morti e buona parte della struttura è andata distrutta. L’obiettivo di Cisternino è quello di salvare quanti più cani randagi possibili, ma evidentemente la sua iniziativa non è piaciuta. Nell’Est e nell’Ucraina purtroppo è molto fiorente la tratta di cuccioli di cani, ed il “Rifugio Italia” rappresenta un ostacolo per le attività criminali di queste persone. Nel corso di questi mesi sono stati molti i boicottaggi e le minacce verso Cisternino, fino a questa atto vigliacco ed intimidatorio. Nell’incendio è rimasta lievemente ferita anche una ragazza.
Tuttavia questo gesto non ha fermato il fotografo italiano, che anzi su Facebook si è mostrato più combattivo che mai: “Ci stanno telefonando molti ucraini che ci vogliono aiutare, speriamo che questa tragedia finalmente serva a qualcosa. Per la polizia ucraina come sempre non è colpa di nessuno. Se credono che io me la faccio sotto si sbagliano. Non mi arrenderò alle minacce”. Intanto è già partita una gara di solidarietà per ricostruire il canile distrutto. Su Twitter è comparso il tweet #ANDREACISTERNINONONSEISOLO, dove poter sostenere e mandare messaggi di incoraggiamento al fotografo italiano.
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