Aurelio De Laurentiis è stato inibito dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel “a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il 20 aprile 2015 per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, proferito reiteratamente espressioni blasfeme; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale”. La vicenda si sarebbe verificata negli spogliatoi al termine di Napoli-Lazio, semifinale di coppa Italia che ha visto i partenopei soccombere a beneficio dei biancocelesti che sono approdati in finale. Le ripetute bestemmie di De Laurentiis sarebbero state ascoltate dai commissari della Procura Federale presenti nel ventre del San Paolo, i quali hanno refertato l’accaduto. Subito dopo il match lo stesso patron azzurro è tuonato contro i suoi per le scarse prestazioni offerte negli ultimi due mesi, ordinando il ritiro forzato a Castelvolturno.
La decisione è stata digerita male da Bigon, Benitez e gli stessi giocatori, ma De Laurentiis è stato irremovibile sostenendo che era una decisione sua. E bisogna riconoscergli che il ritiro ha avuto il suo effetto. Il Napoli infatti ha superato la Fiorentina con un secco 3-0 sciorinando un bel gioco e conquistando una vittoria convincente. Nonostante ciò però il ritiro continuerà fino alla trasferta in Germania contro il Wolfsburg, il quarto di finale di Europa League che può valere una stagione.
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