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AIDS, scoperto anticorpo che riduce la carica virale

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Virus HIV

Potrebbe esserci una nuova arma a disposizione dei ricercatori per combattere il virus dell’Hiv, responsabile dell’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita). In pratica i ricercatori della Rockfeller University (Usa) hanno scoperto che una terapia sperimentale a base di un anticorpo chiamato 3BNC117, si è dimostrata efficace nel ridurre la viremia, ovvero la quantità di virus presente nel sangue che in 28 giorni è stata ridotta dalle 8 alle 250 volte. Insomma questo speciale anticorpo riuscirebbe a ridurre la presenza del virus hiv nei soggetti sieropositivi. I ricercatori per testarne l’efficacia, hanno preso in esame 29 soggetti, di cui 17 colpiti dal virus e 12 non infettati. Nei pazienti affetti dall’Hiv a cui è stata somministrata la dose anticorpale più alta, si è assistito a una maggiore riduzione della carica virale, che in alcuni casi si è protratta fino a 28 giorni. In effetti non è la prima volta che si percorre la strada dell’immunoterapia, tuttavia nei precedenti casi non si erano raggiunti risultati particolarmente positvi. In effetti questi anticorpi, tra cui anche 3BNC117, vengono prodotti dall’organismo dei pazienti, ma soltanto anni dopo che il virus ha avuto modo di integrarsi all’interno del Dna delle cellule dell’ospite riuscendo in tal modo a  sottrarsi all’azione degli anticorpi.

 

Questo anticorpo sperimentale invece, come spiegato dagli autori della ricerca, “potrebbe essere utilizzato per favorire l’eradicazione dell’Hiv da ‘serbatoi’ latenti all’interno dell’organismo della persona colpita dal virus“. Insomma l’anticorpo 3BNC117 in combinazione con le terapie antietrovirali, riuscendo a stanare il virus dalle cellule, potrebbe portare all’eradicazione completa del virus dell’Hiv dall’organismo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.

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