In un’intervista a La Repubblica Rudy Guede chiede la revisione del processo: “In questa storia sono l’unico condannato, i giudici si convinceranno: non posso essere certo io il complice di me stesso. Qui in Italia il rito abbreviato è visto come un’ammissione di colpevolezza, io invece pensavo di poter dimostrare subito la mia innocenza”.
Restano ancora molti i punti oscuri su cui non è stata fatta chiarezza. Se non sono stati Raffaele Sollecito e Amanda Knox ad uccidere Meredith Kercher, chi è stato allora? Perché non proseguono le indagini per scoprire l’assassino?
Le dichiarazioni di Guede tuttavia contrastano con quelle dei suoi avvocati, i quali negano che ci sia la possibilità della revisione del processo. Guede continuerà per il momento a scontare la sua pena, dove si comporta da detenuto modello ed è intenzionato a conseguire la laurea. Per ora resta lui l’unico condannato per l’omicidio Kercher.
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