Il prototipo è in grado di analizzare 5 millimetri di sangue e diagnosticare un tumore in cinque ore, ma si sta lavorando per ridurre il tempo di diagnosi fino a mezz’ora. La nuova tecnica è venti volte più veloce rispetto ai metodi tradizionali. Il test sul sangue, oltre ai tumori, è in grado di segnalare anche eventuali metastasi e può dare importanti indicazioni sulla risposto alla cura somministrata.
Inoltre con questo nuovo metodo è possibile avere informazioni utili sulla genetica del tumore ed agire di conseguenza. In pratica questa nuova diagnosi utilizza un chip microfluidico, capace di separare le cellule tumorali dai globuli bianchi attraverso l’utilizzo di onde sonore.
I metodi tradizionali utilizzati finora usano la fluorescenza o i campi magnetici per diagnosticare un tumore, rischiando di alterare le cellule. Con questo nuovo sistema invece le cellule non vengono alterate chimicamente. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.