Tuttavia nell’acquistare il latte materno sul web per rispondere alle esigenze dei bambini che non possono essere allattati naturalmente, bisogna prestare particolare attenzione. Stando a uno studio condotto dai ricecatori del Nationwide Children’s Hospital di Columbus è risultato infatti che almeno il 10% di questo latte materno acquistato in rete sarebbe diluito con del latte di mucca.
I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo aver passato in rassegna oltre 100 campioni di latte offerti dai principali siti che si occupano della commercializzazione di questo prodotto. Dall’analisi del DNA è emersa infatti in maniera significativa l’aggiunta di latte bovino. Al latte comprato online ricorrono le coppie il cui bambino è allergico al latte vaccino.
Il problema però è che il latte materno venduto in rete non è affatto esente dai rischi: questa diluizione del latte materno può comportare infatti, oltre che delle contaminazioni a livello batterico e virale, anche l’insorgenza di allergie al latte vaccino a causa della commistione con quello materno.
La situazione descritta riguarda soprattutto il mercato Usa, nel nostro paese non si corre questo pericolo in quanto esiste una sorta di assistenza solidale tra le mamme che dà la possibilità di reperire il latte materno dalle donne che ne producono in eccesso. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Pediatrics.