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DNA di Gabriele D’Annunzio ricostruito da un fazzoletto del poeta inviato a una amante

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Gabriele D'Annnunzio
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Gabriele D'Annnunzio

Il DNA di Gabriele D’annunzio, il poeta-Vate dai versi “eccessivi” e dallo stile pomposo e artificioso, è stato isolato grazie alle tecniche di cui dispone la scienza di oggi da un fazzoletto risalente a un secolo fa. In pratica è stato possibile arrivare all’isolamento del DNA del poeta pescarese prelevandolo dalle tracce biologiche contenute in un fazzoletto conservato nell’archivio del Vittoriale, donato per uno speciale pegno d’amore dell’Immaginifico alla contessa Olga Levi Brunner, una delle tanti amanti che hanno attraversato la sua vita.

In pratica queste tracce biologiche sono state confrontate col tampone salivare di un pronipote in discendenza in linea maschile del poeta, Federico D’Annunzio. Il risultato è stato reso noto nella giornata di ieri 12 marzo nell’anniversario della nascita del poeta nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta prsso il comando provinciale dei carabinieri di Milano.

In questa occasione Giordano Bruno Guerri, storico e scrittore, che dall’ottobre del 2008 è presiudente della Fondazione Vittoriale degli italianii, sottolinea l’importanza ottenuta con questo risultato: “Abbiamo questa dimostrazione della straordinaria capacita’ scientifica del Ris, che sara’ preziosa per i reparti di indagine criminologica, e per gli storici, di tutto il mondo. A chi mi chiede se questa scoperta abbia una qualche utilita’ per il Vittoriale, rispondo che il nostro scopo statutario e’ ‘conservare e valorizzare la figura e l’opera di Gabriele d’Annunzio’. Lo abbiamo fatto portando i visitatori da 140.000 a 190.000, chiudendo i bilanci in attivo, acquisendo documenti e cimeli, aprendo tre nuovi musei e contribuendo a cambiare l’immagine di d’Annunzio da quella di protofascista decadente a quella di libertario modernizzatore“.

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