Oltre 100mila le firme raccolte per una legge che appare profondamente ingiusta oltre che insensibile e disumana. Sulla spinosa questione si è pronunciato anche Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, il quale ha preso nettamente posizione: “E’ urgente superare l’attuale impostazione normativa ed escludere dalla pignorabilità gli animali d’affezione o di compagnia”.
Anche Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, chiede che l’Italia si adegui a paesi come Germania e Austria, dove gli animali domestici non sono considerati come oggetti ma esseri viventi dotati di sentimenti da rispettare. In buona sostanza sono beni impignorabili.
Adesso dalle parole bisognerà passare ai fatti, servirà approvare la proposta di legge che considera gli animai esseri senzienti e non beni mobili, con l’approvazione e le firme di ogni schieramento politico.