DIVORZIO IMMEDIATO
Le novità più importanti riguardano l’accorciamento dei tempi di separazione tra marito e moglie: in pratica il progetto di legge prevede che la fine del matrimonio tra i due coniugi possa essere chiesto all’autorità giudiziaria competente purché questa sia la volontà consensuale di entrambi i coniugi, solo se la coppia non ha figli, oppure se se i figli hanno più di 26 anni e sono economicamente autosufficienti, non ci sono figli portatori di handicap né figli minorenni. Soltanto in presenza di tutte queste condizioni la coppia potrà divorziare entro 6 mesi senza passare prima per la separazione.
DIVORZIO BREVE
Per arrivare al divorzio breve, che è uno dei punti focali di questo DDL in discussione al Senato, invece sarebbero necessari 12 mesi, in luogo di quanto è previsto attualmente: ovvero 3 anni per arrivare al divorzio. Nel caso di accordo tra i coniugi i tempi tra separazione e divorzio si restringerebbero ulteriormente a 6 mesi. In tal caso la cessazione del vincolo coniugale potrà essere richiesto da entrambi o da uno solo dei coniugi quando è stata pronunciata con sentenza passata in giudicato la separazione giudiziale, oppure quando è stata omologata la separazione consensuale, o, ancora, nei casi in cui è intervenuta separazione di fatto, quando la stessa è iniziata almeno due anni prima del 18 dicembre 1970.
REGIME PATRIMONIALE
Per quanto riguarda invece il regime patrimoniale dei beni mentre attualmente lo scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi avviene nel momento in cui la sentenza di separazione passa in giudicato ovvero diventa definitiva, in base al disegno di legge questo momento viene anticipato alla data in cui il giudice autorizza i coniugi a vivere separati oppure dal momento della sottoscrizione del verbale di separazione consensuale.