Intanto ieri sera, stando quanto riferito dall’agenzia di stampa Ians, questo speciale aereo ha raggiunto Ahmenadabad, la capitale dello Stato indiano di Gujarat. A pilotare alla volta della città indiana è stato Bertrand Piccard che ha dato il cambio al suo collega Andrè Boschberg che invece ha condotto l’aereo da Abu Dhabi a Mscate. L’aereo è decollato 16 ore prima da Mascate, in Oman. Il velivolo rimarrà fermo ancora per qualche ora prima di ripartire alla volta di Varanasi, sempre in India, e proseguirà il suo viaggio a energia solare a Mandalay in Myanmar, poi in Cina (il paese del Sol Levante sta seguendo con particolare attenzione il Solar Impulse nell’ottica di esplorare nuove possibilità di utilizzo del fotovoltaico) a Chongqing e Nanjing, per poi proseguire nelle Haway e negli Stati Uniti, dove farà tappa a New York per poi attraversare l’Atlantico per tornare quindi a Abu Dhabi, intorno al metà 2015.
Dalla Cina alle Haway l’aereo attraverserà l’oceano pacifico per 5 giorni e 5 notti per cui sarà un buon test per valutarne la tenuta in un percorso no stop di così lunga durata. Ben 3 sono gli ingegneri che lavorano a stretto contatto col team di Solar Impulse per ottimizzare al massimo la resa delle celle solari nonché gli elementi di ricarica del sistema di batteria dell’aereo. In tutto il velivolo percorrerà ben 35mila chilometri in questi 5 mesi.
L’impresa è resa possibile anche grazie al contributo dato da Nestle’ Research Center, i cui ricercatori hanno sviluppato dei pasti su misura per i due piloti che si trovano ad affrontare condizioni climatiche spesso difficili, in grado di fornire loro il giusto apporto energetico e di nutrienti per riuscire ad affrontare nel migliore dei modi un’impresa del genere.
Il Solar IMpulse 2 è stato costruito in Svizzera, ed è caratterizzato da un’apertura alare superiore rispetto a quella di Boeing 747. Inoltre viene alimentato da 17mila celle fotovoltaiche che sono installate sulle sue ali. Insomma un portento della tecnologia, un bolide che sfruutta l’energia solare per carburare. A questo link è possible seguire in direta l’impresa dei due piloti alla guida di Solar Impulse 2.