Il problema è che diversi tour operator hanno già venduto pacchetti ai turisti per gli scavi di Pompei, che non comprendevano l’aumento postumo dei due euro per visitare la mostra, inserito dal Ministero tra le “5 imperdibili del 2015”. Ettore Cucari, presidente della Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) ha espresso tutto il suo disappunto e ha evidenziato il caos che si genererà da questa decisione.
Le alternative sono due: dirottare i turisti verso altri obiettivi e altri siti, oppure le agenzie dovranno rimborsare coloro che hanno già acquistato i biglietti. La variazione del prezzo è stata confermata anche dalla biglietteria degli scavi di Pompei.
Lo stesso Cucari riferisce anche che sono stati informati solo i tour operator italiani e non quelli stranieri. In ogni caso una pessima figura per Pompei, l’ennesima. A Natale gli scavi furono chiusi, molti turisti furono costretti a tornarsene indietro poiché non c’era personale.