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Mondiali Brasile 2014: l’Italia di Prandelli

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Mario Balotelli accusato di razzismo e antisemitismo per una foto su Instagram
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Mondiali Brasile 2014, oggi andiamo ad analizzare la nostra Nazionale, l’Italia, per capire dove può arrivare in questa competizione. Come ogni Mondiale per tradizione la vigilia della Nazionale italiana viene agitata da furiose polemiche. Nessuno scandalo stavolta, nessun calcioscommesse né “cupole”. A rendere incandescente la viglia degli azzurri ci hanno pensato Destro e Rossi, furiosi col ct Prandelli per l’esclusione dai 23 che voleranno in Brasile.

IL TOP PLAYERMondiali Brasile 2014: l'Italia di Prandelli

La stella più attesa dell’Italia ai Mondiali è Balotelli, che pur avendo un discreto palmares cerca ancora la definitiva consacrazione come campione a livello internazionale. E per lui è una vetrina importantissima, essendo al suo primo Mondiale. Il suo talento spesso è stato oscurato dalle sue bizze dentro e fuori dal campo, anche se con l’Italia Prandelli sembra essere riuscito a domare il carattere a dir poco fumantino del ragazzo. Fu grande protagonista agli Europei di due anni fa dove l’Italia arrivò seconda, la speranza è che possa ripetere lo stesso exploit al Mondiale.

I PUNTI FORTI

L’Italia è una Nazionale che, salvo rare eccezioni, ha sempre ben figurato al Mondiale. Non a caso dopo il Brasile è la Nazionale che può vantare più titoli iridati: 4. Prandelli fa affidamento sullo zoccolo duro dell’Italia: Pirlo, De Rossi e Buffon, gli unici superstiti del 2006 che sanno come vincere un Mondiale. Storia e tradizione sono dalla parte dell’Italia, che ha una certa attitudine a giocare partite di questo livello.

I PUNTI DEBOLI

Dopo la vittoria nel 2006 l’Italia non ha avuto un grande ricambio generazionale, sono emersi tanti buoni giocatori che però devono dimostrare ancora tanto. Ci sono tanti giovani esordienti, il loro entusiasmo può anche essere un’arma a doppio taglio poiché da contraltare c’è una scarsa esperienza internazionale. L’Italia inoltre ha sempre fondato i suoi successi su una difesa granitica, e leggendo la lista dei 23 di Prandelli non c’è un leader difensivo capace di coordinare l’intero reparto.

PRECEDENTI AI MONDIALI

L’Italia vanta una tradizione molto lusinghiera ai Mondiali, avendone vinti ben 4. Nel periodo fascista la Nazionale portò a casa due trionfi, nel 1934 in Italia e nel 1938 in Francia guidati dal tecnico Pozzo. Tra le pagine più belle e drammatiche del calcio impossibile non ricordare quella mitica Italia-Germania 4-3 del 1970 in Messico. Forse la partita più bella di sempre, che però costò carissima all’Italia che arrivò stremata in finale e perse 4-1 contro il Brasile. Nell’82 arrivò il terzo trionfo in Spagna, in finale fu battuta la Germania 3-1. Paolo Rossi fu grande protagonista di quella cavalcata. Poi dopo le notti magiche sfumate contro l’Argentina di Italia ’90, ed i rigori di Pasadena che condannarono Baggio e soci contro il Brasile in finale a Usa 94, arrivò il quarto titolo in Germania 2006 dove l’Italia superò la Francia ai rigori.

 

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