Il cane era dotato di microchip, così la ragazza è riuscita a riportarlo al suo proprietario. Questi, alla vista del cane, ha finto grande gioia sostenendo di averlo smarrito per strada. In realtà l’uomo non era per nulla felice, anzi si è rivolto ad un secondo veterinario il quale ha messo fine alla vita del cane sopprimendolo. Ma la vicenda non è passata sotto silenzio. Il primo veterinario, che aveva prestato inizialmente soccorso il cane, ha scoperto tutto.
Insospettitosi, il primo veterinario ha segnalato immediatamente la vicenda alle forze dell’ordine che hanno scoperto la terribile e cruda verità. Adesso il padrone del cane è accusato per maltrattamenti e uccisione di animale. Da valutare tuttavia anche la posizione del secondo veterinario, che avrebbe proceduto all’eutanasia senza verificare le condizioni del povero animale.