Il professore Ioannes Ieroupoulos, che ha messo a punto il prototipo Pee Power, così ha commentato questo progetto a Oxfam: “Le pile a combustibile microbiologiche funzionano usando microbi vivi che si nutrono di urina (il combustibile) per la propria crescita. Una MFC è, in effetti, un sistema che sfrutta una parte di quella energia biochimica usata per la crescita dei microbi e la converte direttamente in elettricità. Così non abbiamo bisogno di combustibili fossili e usiamo in modo efficiente un prodotto di scarto di cui abbiamo abbondanza“.
In effetti si tratta di uno speciale gabinetto che converte l’energia biochimica generata dai batteri che si nutrono di orina in energia elettrica. In pratica questo speciale vespasiano è stato posto vicino al bar del campus e permette tramite l’orina di generare per l’appunto elettricità sulla base di un sistema bio elettro-chimico che imita le interazioni batteriche che avvengono normalmernte in natura.
Al momento si tratta solo di una toilette prototipo, tuttavia è strutturata allo stesso modo dei “bagni” che potrebbero essere instalati nei campi profughi e nelle zone più povere del mondo. Con l’orina quindi gli stessi profughi potrebbero dar vita a un meccanismo energetico perfetto producendo l’energia sufficiente per l’illuminazione dei dormitori o di altri luoghi in cui scarseggia l’energia elettrica.