Si è trattata di una esperienza senz’altro molto coinvolgente e toccante dal punto di vista umano per l’ex premier che ogni venerdì ha prestato assistenza ai malati di Alzheimer in questo centro che si occupa della cura dei disabili gravi e gravissimi. Gli operatori che l’hanno incontrato descrivono Berlusconi come premuroso e gentile, e soprattutto attento e dedito all’assolvimento dei compiti che gli sono stati assegnati.
All’inizio di questa esperienza ogni venerdì non mancava un numero cospicuo di giornalisti che piantonavano l’ingresso dell’Istituto, all’uscita Berlusconi quasi si schermiva dicendo di non poter lasciare dichiarazioni. Pian piano invece la loro presenza è andata scemando. Ha infranto questo codice di comportamento che si è autoimposto solo per qualche affezionato fan che veniva a trovarlo ogni settimana per salutarlo. Imponenti le misure di sicurezza osservate, soprattutto per la presenza di non solo delle forze dell’ordine ma anche di agenti privati.
In qusti ultimi mesi oltre che ai servizi sociali è diventata una sorta di rito anche la visita a Milanello per infondere fiducia ai rossoneri che stanno vivendo una stagione alquanto altalenante.