La Lavazza e Novamont dopo 5 anni di sperimentazione in collaborazione con il Politecnico di Torino hanno messo a punto un capsula compostabile per il caffè espresso. Tale capsula è realizzata al 100% con Mater-Bi di terza generazione, una bio-plastica realizzata con sostanze vegetali (compomenti rinnovabili di origine agricola), che può essere riciclata.
In effetti le cialde essendo costituite da plastica hanno sempre creato dei problemi per quanto riguarda lo smaltimento. Alla base vi è il concetto che i rifiuti non sono soltanto l’esito finale di un processo di produzione, ma costituiscono anzi una risorsa e quindi può essere utilizzata e riciclata. La cialda dopo l’uso verrà gettata nel contenitore dell’umido e verrà utilizzata come compost e concime.
Insomma si tatta di un processo economico in chiave eco-friendly che permetterà di riutilzzare i fondi di caffè (nel mondo ve ne sono 6 tonnellate che giacciono inutilizzati). Come spiegano i ricecatori del Pplitenico è un peccato che avvenga ciò perché ” il caffè è un materiale naturale, ricco di cellulosa, grassi. Le sue potenzialità di riciclo sono molteplici”.
La capsula compstabile sarà lanciata sul mercato all’inizio del 2016 ma verrà presentata al pubblico già nel corso dell’Expo 2015. Ovviamente vi è piena compatibilità con le macchine da caffè Lavazza, in particolare con il modello Lavazza Minù.