E’ quanto emerge in particolare da una ricerca condotta da Ademe, l’agenzia francese che si occupa di ambiente ed energia. L’agenzia francese tiene conto dell’inquinamento prodotto dal semplice invio di una email: ad esempio se teniamo in considerazione tanto il consumo enegetico del pc che del traffico del server, una email dal “peso” di un megabyte produce circa 19 grammi di CO2 (emissione di anidride carbonica).
Per dare una dimensione più globale del problema e comprendere quindi l’impatto di questo tipo di inquinamento basti pensare che se prendiamo in considerazione una impresa con alle sue dipendenze 100 lavoratori che inviano in media 33 messaggi di posta al giorno per circa 220 giorni all’anno, vengono prodotti circa 13,6 tonnellate di CO2 che equivalgono per fare un esempio, a 13 viaggi di andata e di ritorno da Parigi a New York. Se poi consideriamo che mediamente nel mondo si scambiano circa 190 miliardi di email le cifre di questo inquinamento da pc aumentano esponenzialmente.
Insomma internet è inquinante quanto un volo in aereo o un viaggio in auto. Tuttavia è possibile seguire dei semplici accorgimenti per ridurre l’inquinamento ambientale: pensare bene a quel che si vuol scrivere, perché tra noi e il destinatario il nostro messaggio attraversa circa una decina di server prima di arrivare a destinazione ed ovviamente in tutti questi passaggi c’è un grande consumo di energia elettrica. Inoltre è preferibile evitare di mettere in copia più persone se non è strettamente necessario ed è meglio evitare email non conclusive ad esempio contenenti una domanda, meglio ancora se al posto del messaggio elettronico usiamo direttamente il telefono.