La scarsità d’acqua in particolare è un grave problema per gli abitanti che abitano a Phyan, un villaggio un villaggio nel deserto del ladah, nell’Himalaya indiano. A causa dei cambiamenti climatici riducendosi le dimensioni di questi ghiacciai, a primavera diminuisce la quantità d’acqua a valle.
L’ingegnere Sonam Wangchuck, interpellato dal governo indiano, ha avuto una idea che è proprio il caso di definire ingegnosa. L’ingegnere ha pensato di collocare un serie di piramidi di ghiaccio artificiale nella zona dell’Himalaya. Tali piramidi consentiranno quindi incamerare acqua da convogliorare poi alle popolazioni locali. L’obiettivo da parte del governo indiano è di installare dalle 80 alle 90 piramidi di ghiaccio artificiale.
La prima piramide artificiale sarà pronta per metà marzo. Tuttavia per il governo indiano sarà un investimento molto oneroso in quanto per realizzarlo ci vogliono più di 100mila dollari, finora tramite crowdfunding (una sorta di finanziamento colettivo) è stata già raggiunta la cifra di 125mila dollari. Insomma questo primo serbatoio artificiale permetterà di raccogliere acqua in modo che possa essere utilizzata dalle popolazioni locale per coltivare i campi.