Gli inquirenti che già da tempo erano sulle sue tracce e ne monitoravano ogni spostamento, da alcuni particolari si sono resi conto che il selfie era stato scattato in una zona ben precisa di Casal di Principe, che il pregiudicato aveva scelto per la sua latitanza. Gli inquirenti quindi una volta individuato il posto in cui il latitante si nascondeva, l’hanno arrestato nel corso di un blitz.
Il rumeno in particolare era oggetto di ben tre ordini di cattura: uno emesso dal tribunale per i minorenni di Reggio Calabria per il reato di furto aggravato, un mandato di arresto europeo emesso dal tribunale della Romania per la tratta di esseri umani, ed infine un altro mandato di arresto da parte del tribunale campano di Santa Maria Capua Vetere per il reato di rapina aggravata e violenza privata in concorso.
Insomma il paesaggio sullo sfondo delle foto pubblicate su facebook ha consentito agli investigatori di individuare il luogo che il pregiudicato aveva scelto per la sua latitanza.