Tuttavia il cantautore genovese grida a tutta forza la sua innocenza, così recita la lettera: “Alla luce delle vicende che mi hanno coinvolto in questi giorni mi preme rivolgermi a voi con cui ho condiviso questo percorso di circa un anno e mezzo di intenso e appassionato lavoro. Ci tengo a dirvi che sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati. Con il rispetto assoluto di chi sta doverosamente svolgendo il suo lavoro di indagine, intendo difendere la mia dignità di persona per bene”.
Spiega Paoli che il suo gesto è volto anche a tenere fuori la SIAE da qualsiasi tipo di coinvolgimento, pur ribadendo la sua totale estraneità ai fatti e alle accuse a lui mosse. All’interno della lettera il cantautore genovese si dice fiero del cammino percorso insieme alla SIAE, con cui ha ottenuto risultati importanti quali quelli di aver lanciato e tutelato diversi giovani cantanti. “Rassegno pertanto al presente Consiglio le mie dimissioni irrevocabili– conclude la lettera- con la Siae che saprà continuare la sua missione di tutela della creatività italiana”.