Mondiali 2014, oggi analizziamo la Spagna campione del mondo in carica. Le “Furie Rosse” dopo lunghi anni di digiuno hanno fatto incetta di trofei, avendo vinto anche gli ultimi due Europei. Si presentano in Brasile col chiaro intento di difendere il titolo iridato conquistato per la prima volta quattro anni fa in Sudafrica.
IL TOP PLAYER
I PUNTI FORTI
Tra punti forti della Spagna il grande affiatamento dei calciatori, che giocano insieme da tanti anni sia nella Nazionale che nei rispettivi club, ed un impianto di gioco ormai consolidato tra i vari interpreti. Tutti i giocatori spagnoli hanno ormai una certa attitudine a giocare partite di questo livello. Il centrocampo è assolutamente mostruoso con giocatori del calibro di Iniesta, Xavi, Xabi Alonso, Silva, Fabregas giusto per citarne alcuni. Per capire la forza della Spagna basti pensare che sono rimasti fuori calciatori quali Callejon, Llorente e Jesus Navas.
I PUNTI DEBOLI
Il punto debole della Spagna potrebbe essere rappresentato da una inconscia sazietà dei campioni spagnoli, che sia con i rispettivi club che con la Nazionale hanno vinto tutto. Inoltre il gruppo storico delle “Furie Rosse” comincia ad avere qualche anno di troppo sulla carta d’identità.
PRECEDENTI AI MONDIALI
Nel corso della sua storia la Spagna è sempre stata una bella incompiuta. Grandi campioni hanno vestito la casacca delle “Furie Rosse” come Butragueño, l’oriundo Di Stefano, Suarez, Raul. Ma tranne il successo agli Europei nel ’64, la Spagna non ha mai avuto grande feeling con il Mondiale. Negli anni 2000 è cambiata la storia, con il successo agli Europei nel 2008 e nel 2012 e la vittoria mondiale nel 2010.