ATENE- L’obiettivo ufficiale? Ridurre il debito pubblico. In realtà soprattutto convincere Bruxelles della bontà della propria strategia e intenzioni. Non sono finiti gli esami per il Governo di Alexis Tsipras. Dopo l’accordo raggiunto sul programma di estensione dei prestiti, altri quattro mesi oltre la scadenza del 28 febbraio, l’esecutivo greco dovrà produrre un memorandum di riforme. Linee strategiche che dovranno essere sottoposte al vaglio dei ministri delle finanze dell’Eurozona. Al netto dei tecnicismi, Alexis Tsipras ed il suo ministro delle finanze Varoufakis dovranno convincere i partner europei.
Situazione quanto mai complessa, i primi rumors parlano di un documento programmatico che sarà privo di cifre di riferimento, denso di buoni propositi ma con poco di concreto al suo interno. Verterà principalmente su ottimizzazione delle risorse statali e lotta all’evasione fiscale, due delle tematiche dove la Grecia presenta le maggiori difficoltà. Difficilmente Alexis Tsipras potrà spingersi oltre, men che mai con cifre alla mano. Il premier greco è politicamente “prigioniero” delle irrealistiche promesse elettorali e di aspettative eccessivamente alimentate.
La realtà dei fatti numeri alla mano la si è potuta misurare nei giorni scorsi quando, Germania in testa, i partner europei hanno ribadito la loro linea politica nei confronti di Atene.
Ed in seno alla maggioranza di Tsipras, a poche settimane dalla vittoria elettorale, si registrano già i primi malumori e insoddisfazioni.