Il braccio di ferro con la Germania, la Bce di Draghi e le principali istituzioni europee, in ottica prettamente politica segna una sconfitta cocente per il premier greco ed il suo ministro delle finanze Varufakis.
L’estensione del prestito obbligherà, seppur con modalità leggermente differenti rispetto al recente passato, l’esecutivo ellenico a seguire ancora la strada tracciata dalla Troika.
Nell’ultima settimana il presunto sostegno dei partner mediterranei (più auspicato che realmente promesso) non si è concretizzato. Tsipras e Varufakis si sono accomodati al tavolo delle trattative senza poter contare su sponde concrete. L’atteggiamento, i proclami mediatici, una strategia sbagliata e molta inesperienza politica hanno segnato il risultato di una partita forse già persa in partenza.I reali margini di contrattazione, vista la disastrosa situazione macro-economica del paese, apparivano già di per se risicati.