Tutto comincia nel 2012 quando il medico simula una caduta sulle scale nell’ospedale presso cui lavorava. Al medico da questa caduta sarebbe derivata una diminuzione della sensibilità agli arti inferiori e al braccio destro, ed anche la cecità all’occhio destro e un acuto dolore alla colonna vertebrale che lo costringeva sulla sedia a rotelle. Il medico per questa finta invalidità avrebbe ricevuto un risarcimento per un milione e trecentomila euro, oltre che pensioni vitalizie Inps ed Inail del valore di circa 5000 euro al mese. Nel 2014 l’anestesista avrebbe ricevuto dagli enti previdenziali 60mila euro non dovuti.
L’indagine condotta dai Nas di Torino ha quindi permesso di accertare, attraverso gli esami medici, che non vi erano lesioni alla colonna vertebrale, né risultava compromesso il tono muscolare ed anzi il falso invalido conduceva una vita del tutto incompatibile con le patologie dalla quali dichiarava di essere affetto. Difatti viveva una vita sociale del tutto normale, si vedeva con gli amici, guidava l’auto e si occupava anche dei lavori di ristrutturazione della casa. L’uomo dovrà rispondere quindi dell’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato perpetrata fin dal 2012.