Tuttavia il Presidente ha rassicurato che questa richiesta presentata al Congresso per combattere lo Stato Islamico non richiederà un dispiegamento sistematico di truppe americane come nella guerra in Iraq ed Afghanistan: “Non sto chiedendo di aprire una nuova guerra come in Afghanistan o in Iraq” in quanto si farà ricorso alla forza mlitare solo se assolutamente necessario“. D’altronde questo intensificarsi dell’azione di contrasto al terrorismo islamico è dettato proprio dalla grave minaccia rappresentata dall‘Isis che va a perturbare la stabilità dell’Iraq, della Siria e del Medio Oriente e della sicurezza nazionale Usa.
Obama ha chiarito che: “Se non affrontata l’Isis diventerà una minaccia che andrà oltre il Medio Oriente e arriverà anche negli Stati Uniti“. Obama nel suo intervento alla Casa Bianca si è mostrato ottimista riguardo alla riuscita di questa azione di contrasto all‘Isis: “Stiamo distruggendo le loro linee di comando, di controllo e di rifornimento.La nostra coalizione è forte, la nostra causa è giusta e la nostra missione avrà successo. Saranno indeboliti e distrutti“. Insomma la lotta all’Isis radicalizza sempre di più la contrapposizione tra Oriente ed Occidente.