In alcuni passaggi fondamentali l’uomo con una maschera del film “V per Vendetta” spiega la linea adottata da Anonymous per fermare le barbarie dell’Isis: “Per troppo tempo in passato avete usato Internet come vettore della vostra propaganda, ma i musulmani sono le prime vittime di questi vostri folli gesti. Non abbiamo paura. Siamo arrabbiati, siamo determinati e non torneremo indietro per via delle vostre minacce”.
L’uomo spiega che un gruppo di hacker è attivo in ogni angolo del mondo, pronto a ribattere colpo su colpo ai movimenti dell’Isis. Nel mirino di Anonymous è finito un certo Majdi, un informatico tunisino che sarebbe il numero uno degli hacker jihadisti. L’azione di Anonymous è così penetrante ed incisiva che si pensa possa esserci lo zampino dei Servizi Segreti. Il messaggio finale suona come una vera sfida all’Isis: “Noi siamo Anonymous, siamo legione. Non perdoniamo, non dimentichiamo. Aspettateci!”.