A causa di questa ragione prosegue l’infettivologa barese: “Il vaccino potrebbe non essere efficace completamente nei confronti di questo virus perònel 90% dei casi ritroviamo il primo ceppo H1N1“. Riguardo quindi al ricorso alla vaccinazione in questi giorni per chi non l’avesse già fatto la dottoressa sottolinea: “sicuramente sì poiché non abbiamo raggiunto ancora il picco e quindi il numero di casi raggiunti in queste ore ce lo fa pensare. Non è ovviamente possibile prevedere quanti casi saranno registrati, non abbiamo la palla di vetro, ma stiamo seguendo la curva di incidenza del fenomeno“.
Al momento stando a quanto pubblicato dal rapporto epidemiologico Influnet, dell’Istituto Superiore di Sanità finora 1,4 milioni di italiani sono stati costretti a letto dai sintomi dell’influenza. Gli infettivologi sottolineano l’importanza della vaccinazione antinfluenzale soprattutto per le categorie a richio quali anziani, bambini e pazienti affetti da patologie croniche perché non è tanto pericoloso il virus influenzale di per se quanto la possibilità che possa favorire infezioni batteriche responsabili di malattie respiratorie anche gravi.