E’ passato quasi un mese dalla scomparsa dell’artista partenopeo, ed il sindaco di Napoli vuole mantenere fede alla promessa fatta ai napoletani quando la salma di Pino Daniele è stata esposta nella camera ardente dando modo a tanti cittadini di porgergli un ultimo saluto: “Non basta il lutto cittadino metteremo a punto iniziative importanti, grandi e originali perché lui è unico. Faremo qualcosa di adeguato alla sua grandezza“. Il sindaco dopo aver ottenuto il placet della Regione ha scritto una lettera di suo pugno al direttore dello scalo di Capodichino affinché valuti la fattibilità e soprattutto l’opportunità di questa proposta. A poche settimane dalla scomparsa dell’artista napoletano si sono mobilitati anche i fan del cantante su facebook con la petizione “Pino Daniele International Airport”.
Ci chiediamo, pur comprendendo a pieno queste manifestazioni d’affetto verso un cantante che ha saputo rendere così bene la “napoletaneità”, non si sta rischiando di trapassare il segno con iniziative del genere? Questo sentimento di affetto non rischia di trasformarsi in una sorta di isteria collettiva?
Se la richiesta venisse accolta il nome di Pino Daniele si troverebbe accostato ad altre personalità che hanno dato lustro al nostro paese nel campo dell’arte, della cultura, ed anche della musica: da Leonardo da Vinci (Fiumicino), a Caravaggio (Orio al Serio), da Catullo (Verona) a Sandro Pertini (Torino) fino a Falcone e Borsellino (Palermo)”. Siamo sicuri che Pino Daniele non stonerebbe in siffatta schiera?