Poi Raiola attacca Hamsik, un giocatore di cui aveva la procura ma ora le strade dei due si sono divise. Lo slovacco è sempre stato un cruccio del manager, che aveva intenzione di venderlo per rimpinguare il suo già lauto conto in banca: “Quando dicevo che bisognava venderlo valeva 60-70 milioni. Oggi invece a quanto siamo? Si è seduto, l’ambiente si è saturato, non ha più stimoli.
Non sono andato avanti nel lavoro con lui perché le nostre filosofie erano diverse. Io ero cattolico, lui protestante, non potevamo stare nella stessa chiesa”. Hamsik ha scelto di restare a Napoli col cuore e lui ragiona col portafoglio. E’ proprio vero: sono di due filosofie completamente diverse.